Quali sono le facoltà che danno lavoro, o meglio che aumentano la probabilità di trovare un’occupazione dopo la laurea? Le opinioni non bastano e per questo ti presentiamo i dati ufficiali di un ente di ricerca molto scrupoloso in ambito universitario: AlmaLaurea, un vero e proprio Consorzio Interuniversitario pubblico, che rappresenta l’80 % dei laureati in Italia.

Il rapporto annuale di AlmaLaurea è il frutto del trattamento statistico dei dati riferiti alla condizione occupazionale degli studenti dopo i primi 5 anni dalla laurea.

Facoltà che danno lavoro: Medicina e professioni sanitarie

L’Italia sta attraversando un periodo di crisi demografica, gli anziani sono sempre di più rispetto ai nuovi nati e questo dato oggettivo ha conseguenze precise, in cima alla classifica ci sono, infatti, le Facoltà delle Professioni sanitarie.

facoltà di medicina

Medici e assistenti superano la soglia media, rispettivamente il 95 % e il 97%, a un lustro dal conseguimento della laurea. Tre le lauree triennali più quotate ci sono i corsi di riabilitazione, infermieristica e ostetrica, a cui spesso sono affiancate le relative magistrali, come Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione, Scienze infermieristiche e Ostetriche e Scienze delle professioni sanitarie tecniche.

Facoltà che danno lavoro: Ingegneria e Economia

Un secondo posto senza sorprese è occupato dalla facoltà di Ingegneria, con una media del 95,3% di impiegati dopo la laurea. Complice la dura selezione pre-universitaria e l’alto tasso di abbandono durante gli studi, la professione è sempre più richiesta. Attenzione però, i curriculum apprezzati nel mondo del lavoro sono molto diversificati rispetto al passato, con una tendenza ormai costante verso Ingegneria informatica, basti pensare che il 93,3% dei laureati in Ingegneria lavora nel settore IT e sviluppo.

La specializzazione è un punto di forza, come dimostrano i dati delle facoltà come Ingegneria dell’automazione al 93,1%, Navale al 92,9%, Meccanica al 91,2%, delle Telecomunicazioni al 90,7% e poi sotto il 90% dei Materiali, Elettronica, Aerospaziale e Chimica.

Risultati al di sopra della media anche per Economia, che si attesta su un tasso di occupazione del 90%. Anche in questo caso ci sono alcune specializzazioni che trainano il settore, come Scienze statistiche, che arriva a una percentuale dell’88,5%, e le Scienze statistiche attuariali e finanziarie, all’81,4%, seguite da Scienze dell’Universo e Matematica, 80,3%.

Facoltà che danno lavoro: Matematica, fisica, chimica e biologia

 

Continua il viaggio nelle facoltà a vocazione scientifica, con Matematica e Fisica che raggiungono quote dell’85,9% e dell’80,3%. Per le scienze applicate, ad avere ottime prestazioni è il settore di Chimica e Biologia, a quota 90%, al pari con Economia.

Come negli altri ambiti più il corso è specifico più i risultati sono elevati: Scienze e tecnologie della chimica industriale arriva all’86,6%, Scienze e tecnologie alimentari al 75,3%, Scienze e tecnologie forestali ed ambientali al 71,1% e Biotecnologie Agrarie al 69,1%.

Al di sotto del’80% ci sono facoltà storicamente importanti come Giurisprudenza e studi giuridici, che si attesta al 74,4%, e la facoltà di Lettere che a sorpresa la supera di poco, con il 74,9%.