Come diventare docenti oggi? La domanda è molto semplice ma la riposta lo è un po’ meno! Negli ultimi anni i Governi italiani hanno varato diverseriforme e normative con l’intento di rinnovare il mondo della scuola, ma l’effetto sul percorso da seguire per diventare insegnanti è diventato pura confusione!
La ragione di tale caos è che i decreti e le nuove norme stravolgono le regole valide fino a pochi mesi prima, lasciando chi ha già intrapreso il percorso precedentemente valido con molte perplessità sul da farsi.
Tuttavia, in attesa di nuove indicazioni dal MIUR e dal Ministro dell’Istruzione, vogliamo fare insieme a te il punto della situazione attuale.
Insegnare è una passione che si manifesta fin dalla tenera età, se crescendo non ti ha abbandonato non lasciarti abbattere dall’attuale situazione normativa Italiana!
Per accedere alla professione di docente è necessario acquisire un titolo, generalmente post-laurea, di abilitazione all’insegnamento. A prescindere dal nome e dalla durata di questo percorso, dalla SISS al recente TFA, conseguire questo titolo è un requisito fondamentale per partecipare ai concorsi a cattedra.
Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria l’abilitazione si ottiene attraverso il percorso accademico: la laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria (SFP) è, infatti, abilitante.
Il discorso è molto diverso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fino a due anni fa l’unico modo per conseguire l’abilitazione era il TFA, acronimo di Tirocinio Formativo Attivo, un percorso annuale che era stato istituito presso la maggior parte delle Università italiane, con accesso programmato e successivo al conseguimento della laurea magistrale.
AL termine del TFA, si otteneva l’abilitazione ad insegnare per una specifica classe di insegnamento, denominata classe di concorso, che permetteva di insegnare nelle scuole private e parificate o di iscriversi nelle graduatorie di seconda fascia, da cui vengono chiamati i docenti per le supplenze nelle scuole pubbliche, oltre a poter partecipare ai concorsi per l’inserimento di ruolo.
Come diventare docenti oggi: Il FIT
Dal 2018 è stato introdotto un nuovo percorso formativo, che sostituisce di fatto il TFA, chiamato FIT, Formazione Iniziale e Tirocinio.
Pe accedere al FIT sarà necessario superare un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale. I requisiti minimi di accesso comprendono la laurea magistrale o a ciclo unico, e 24 CFU, crediti formativi, nelle discipline antropologiche, psicologiche e pedagogiche.
Per gli aspiranti docenti che supereranno il concorso, si aprirà un triennio di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente, differenziato per gradi.
La normativa prevede che al termine del primo anno si conseguirà il diploma di specializzazione, mentre il secondo e terzo anno saranno dedicati al tirocinio formativo diretto, finalizzato a sviluppare gradualmente l’autonomia nel ruolo di docente.
Durante il FIT è prevista una retribuzione minima, di circa 400 euro, inoltre, le supplenze svolte durante il percorso hanno il valore di prova e sono utili al fine dell’immissione in ruolo.
Le polemiche sono state tantissime e molto accese, arrivate da tutte le parti sociali, per quanto lineare il FIT è un percorso adatto a chi sta per concludere il percorso universitario, lo è molto meno per chi ha già accumulato titoli post-laurea, supplenze e un grado di professionalità nel ruolo di docente.